Ciste di Baker: che patologia è? Quali sono le sue cause, i sintomi e i rimedi?

ginocchio

La ciste di Baker è una piccola sacca piena di liquido articolare, anche detto sinovia. Si formano nelle diramazioni della capsula articolare del ginocchio.

La causa è un accumulo di liquido articolare, che, continuando ad accumularsi, sporge dietro al ginocchio, e forma una sacca protuberante.

La ciste di Baker deve essere prontamente trattata, in quanto un rapido aumento dell’accumulo di liquido articolare ne potrebbe determinare la rottura, con conseguente rilascio di liquido nei tessuti circostanti, e conseguente infiammazione.

In caso di sospetta ciste di Baker, il paziente deve recarsi subito dal medico per accertamento, e per cominciare il trattamento.

Ciste di Baker: cos’è e cause

La ciste di Baker è un accumulo di liquido articolare in una diramazione dell’articolazione dietro al ginocchio. L’accumulo di liquido forma una protuberanza e una sacca detta appunto ciste di Baker.

La ciste si può ingrossare fino a diventare grande quanto una pallina da baseball, e rompersi irrorando di liquido tutte le articolazioni circostanti. Il contatto con questo liquido può causare infiammazione, trombosi venosa, e tromboflebite nella vena poplitea.

Le cause di questo accumulo di liquidi è un sovraccarico del ginocchio, oppure patologie come artrite reumatoide o osteoartrite.

Diagnosi della ciste di Baker

Diagnosticare una ciste di Baker non è così semplice come potrebbe sembrare. In presenza di protuberanza dietro al ginocchio, è bene rivolgersi subito ad un medico, che valuterà la situazione e prescriverà gli esami del caso.

La diagnosi viene fatta attraverso valutazione medica, ed esami di diagnostica per immagini. Viene fatta anche un’anamnesi del paziente, e una valutazione specifica palpando la tumefazione formatasi dietro al ginocchio o al polpaccio.

Altri esami utili possono essere un’ecografia del ginocchio o del polpaccio, o la risonanza magnetica. Anche un’artrografia può contribuire a formulare una diagnosi affidabile, e a distinguere chiaramente la ciste da un trombo.

Trattamento

Il trattamento per la ciste di Baker dipende dalla gravità della situazione.

Può consistere in:

  • asportazione chirurgica,
  • artrocentesi, ovvero aspirazione del liquido articolare con un ago,
  • iniezione locale di corticosteroidi.

Nel caso di rottura della ciste vengono prescritti antidolorifici e antinfiammatori. Se, tuttavia, il liquido disperso nei tessuti circostanti dovesse provocare gonfiore locale cronico, potrebbe essere necessario aspirare il liquido con un’ago.

In caso di rottura, il trattamento del dolore deve essere fatto con farmaco FANS, ovvero antinfiammatorio non steroideo, oppure con antidolorifici specifici.

Il paziente deve comunque rimanere a riposo, elevando la gamba ad un livello superiore rispetto alla testa.