Da 20 anni a questa parte le nostre attività quotidiane sono mutate lentamente grazie alla rete, senza che nemmeno ce ne rendessimo conto. Oggi è quasi impossibile trovare un’abitazione sprovvista di connessione ad Internet, perché connettersi è diventato indispensabile anche per svolgere delle operazioni che una volta venivano eseguite obbligatoriamente dal vivo. È possibile individuare dunque almeno 7 aspetti della vita di tutti i giorni che sarebbero stati forse inimmaginabili a cavallo tra il secondo e il terzo millennio. Non c’è dubbio sul fatto che tra pc e smartphone sia diventato tutto molto più comodo e accessibile, ma a quale prezzo?
In primis, l’informazione. La crisi della stampa è legata senz’altro anche alla notevole mole di notizie diffuse sul web. Con i cellulari moderni, poi, alcune news vengono fornite attraverso notifiche standard di Google e quando si verifica un evento di grande risonanza nazionale o mondiale è praticamente impossibile non venirne a conoscenza. Una volta non era certo così: se si usciva di casa la mattina e si tornava dal lavoro direttamente la sera, doveva essere l’ultimo telegiornale a informarci di un clamoroso episodio di cronaca o di uno stravolgimento politico del Paese.
Anche la comunicazione, quindi, è cambiata. Le mail non hanno mai nascosto la loro utilità e vengono impiegate tantissimo ancora oggi, ma dopo i primi servizi di messaggistica istantanea e blog più o meno personalizzati si è arrivati comodamente al boom dei social network, verificatosi per l’esattezza a fine estate del 2008 con Facebook. Da strumento per conoscere, però, i social sono diventati ben presto mezzo per farsi conoscere, alimentando anche un nuovo mercato del lavoro. Gli influencer si moltiplicano a vista d’occhio, ma a giovarne sono stati anche i puri e crudi lavoratori del web: ormai crearsi un proprio sito è semplicissimo e negli ultimi anni migliaia di giovani hanno avviato una carriera giornalistica scrivendo sui portali online piuttosto che bussando alle porte di una vera redazione.
E cosa dire dell’intrattenimento? Per ascoltare e comprare musica esistono servizi a iosa, per non parlare dei cataloghi di film disponibili su molteplici piattaforme. Il tempo delle musicassette è tramontato e quello dei cd sembra volgere al termine, ma anche noleggiare un dvd inizia ad avere quel gusto retrò che in genere si percepisce più nel mercato dei videogiochi. Sull’evoluzione del gaming si potrebbero spendere migliaia di caratteri: con il cloud si può giocare ormai anche a distanza e il casinò via Internet rischia di soppiantare del tutto le sale vere e proprie. La stragrande maggioranza delle app scaricabili sugli smartphone è costituita da giochi virtuali, incarnazioni digitali di grandi classici come il poker o conversioni di titoli videoludici propriamente detti.
Informazione, comunicazione, lavoro, musica, film, gaming. Vista così, sembrerebbe che la rivoluzione tecnologica abbia coinvolto principalmente gli interessi dei giovani e in effetti è così, ma anche chi è più in là con l’età non può negare di aver tratto numerosi vantaggi dalla diffusione di Internet. Si pensi infatti alle grandi migliorie apportate ai servizi: home banking, acquisti, viaggi, delivery. Al giorno d’oggi buona parte della nostra vita è letteralmente racchiusa nei nostri device. Eppure, è impossibile non riconoscere che effettuare una ricerca scolastica in libreria o sincronizzare gli orologi per darsi appuntamento con gli amici restituiva emozioni che non possono trasparire da uno schermo. Il senso della conquista aveva un sapore diverso.