Può succedere a tutti di avere un imprevisto economico e di avere bisogno urgente di liquidità. Richiedere piccoli prestiti è diventato abbastanza comune per far fronte a quelle spese improvvise, come ad esempio cambiare una lavatrice perché si è rotta all’improvviso, la macchina che necessita di manutenzione straordinaria, oppure per pagare la vacanza dei nostri sogni. Insomma, far fronte a delle spese che comportano una cifra che non possediamo al momento ma che è relativamente piccola. Vista l’impennata delle richieste negli ultimi anni, quasi tutte le società finanziarie e bancarie, hanno creato dei prodotti ad hoc, con tempi di erogazione della cifra veloci e condizioni estremamente favorevoli.
Questi piccoli prestiti possono essere richiesti da privati, da liberi professionisti e da pensionati e vengono erogati direttamente sul conto corrente anche nell’arco di 48 ore dalla delibera del prestito. Alcuni istituti permettono la richiesta direttamente dal proprio sito, compilando il form con i propri dati e inviando la richiesta che verrà elaborata nell’arco di poche ore. Ovviamente anche in questi casi, è indispensabile fornire della documentazione inerente il proprio “stato di salute finanziario”, inviando la copia di alcune buste paga ed il contratto di lavoro. Se non doveste avere tutti i requisiti richiesti, potete sempre chiedere un prestito con garante, ovvero un prestito che ha come garanzia una terza persona (un familiare, un amico) che penserà a restituire la somma nel caso in cui voi non riusciate ad adempire all’impegno.
Oltre all’importo basso, ciò che caratterizza un piccolo prestito sono le rate. Solitamente questi prestiti sono rimborsabili nell’ arco di 36 mesi e visto l’arco temporale breve hanno interessi molto bassi. Ciononostante bisogna sempre controllare le caratteristiche del prestito, in quanto esistono dei prestiti che vengono erogati anche senza garanzia di nessun genere, ma con tassi d’interesse molto alti a causa dei rischi connessi.
Caratteristiche di un piccolo prestito:
Anche se la cifra che andiamo a chiedere è piccola, non significa che dobbiamo aderire alla prima proposta che ci viene fatta, bisogna comprendere come valutare al meglio il prestito più vicino alle nostre esigenze. Qualunque rata di un prestito, è formata da:
- interessi calcolati secondo una percentuale fissa (il tasso nominale annuo);
- restituzione del capitale finanziato.
Questi 2 fattori sono influenzati a loro volta da:
- il capitale finanziato (la somma che si prende a prestito);
- la durata;
- il tasso nominale annuo.
Tutte queste voci vanno a formare i famosi TAN (il tasso annuale netto) e TAEG (il tasso annuale effettivo globale), quelli che sinteticamente, formano la somma totale degli interessi da restituire.
Sul mercato, esistono diverse tipologie di prestito, ma le più comuni sono:
Cessione del quinto: E’ un particolare tipo di prestito personale che prende il nome proprio dal fatto che il massimo della rata del prestito, non può superare il quinto dello stipendio o della pensione.
Prestiti personali bancari: Ovvero dei prestiti che vengono erogati dagli istituti bancari. Solitamente è consigliabile rivolgersi alla propria banca, in quanto conoscono la storia finanziaria del correntista e quindi possono proporre il finanziamento più vicino alle possibilità reali.
Prestiti personali finanziari: Sono prestiti erogati da finanziarie, che anche se non conoscono il soggetto fiscale, richiedendo il contratto di lavoro, le ultime 3 buste paga ed eventualmente un garante, erogano la cifra pattuita.
Prestiti per cattivi pagatori: Sono prodotti studiati appositamente per persone che hanno avuto in passato un protesto, e sono stati inseriti nei database dei cattivi pagatori.
Prestiti senza garanzie: Sono una particolare forma di prestito per chi non dispone di garanzie sufficiente per accede ad un prestito classico. Questi prestiti, sono più costosi di altri, in quanto gli interessi sulla somma erogata saranno maggiori rispetto alla media a causa dei rischi connessi alla mancanza di garanzie.