elettrolisi

Particella dell’elettrolisi: come si chiama? Come agisce?

L’elettrolisi è un processo con il quale l’energia chimica viene scissa dall’energia elettrica. In pratica viene scomposta la sostanza chimica grazie all’elettricità.

Il termine deriva dal greco e letteralmente significa “rompere con l’elettricità”.

Le particelle di questo processo si chiamano Cationi e Ioni.

L’elettrolisi: che cos’è in che cosa consiste

L’elettrolisi è un processo che sfrutta l’energia elettrica per la scissione di un componente chimico.

L’elettrolisi può essere utilizzata con diversi componenti chimici, come per esempio l’acqua. In pratica, sottoponendo della tensione elettrica a soluzioni basiche o acide, si scompone l’acqua in ossigeno e idrogeno.

L’elettrolisi può essere utilizzata anche per isolare i metalli attivi dai loro composti. Altri impieghi sono per esempio la galvanostegia (argentatura), ovvero un processo elettrolitico in cui gli ioni di un metallo vengono ridotti al fine di farli depositare sull’oggetto placcato. Viene utilizzato anche nella preparazione industriale del cloro. In questo particolare caso il sale concentrato (il cloruro di sodio) viene elettrolizzato al fine di separarlo dal cloro.

Gli Ioni

Gli ioni sono particelle essenziali affinché si verifichi l’elettrolisi. Sono questi, infatti, a permettere la conversione dell’energia elettrica in energia chimica.

Si tratta di atomi dotati di una carica elettrica positiva o negativa, a seconda del fatto se abbia perduto o acquisito elettroni. In base al tipo di carica che acquisiscono prendono il nome di Anioni o Cationi.

Solitamente, il componente viene inserito in una soluzione ionica affinché l’elettrolisi si verifichi.

Passiamo ad un esperimento per chiarire meglio il processo. In una pentola inserisci del sale fuso (NaCl) ed immergi due elettrodi collegati ad un generatore di corrente.

Al passaggio della corrente le componenti del sale fuso si separeranno, con il polo negativo che attirerà i cationi, e il polo positivo che attirerà gli anioni.

I cationi e gli anioni

I cationi e gli anioni intervengono alla fine del processo di elettrolisi quando le componenti chimiche si sono scisse. Si tratta in pratica di ioni con carica negativa o positiva.

All’interno del processo di elettrolisi l’atomo cede un elettrone o lo acquista a seconda della carica che acquisiscono, ovvero se perdono o acquisiscono elettroni.

Quando questo cede un elettrone, e quindi il numero di questi si riduce e diventa inferiore ai protoni, si dice che l’atomo acquista una carica positiva, anche chiamata Catione.

Diversamente, se l’atomo acquisisce uno o più elettroni, facendo in modo che questi siano in numero maggiore dei protoni, allora ottiene una carica negativa, ovvero anione.