Muletti elettrici e diesel: modelli e caratteristiche

Un elemento fondamentale presente in ogni magazzino o cantiere moderno è sicuramente rappresentato dal carrello elevatore, detto anche muletto. Si tratta di un mezzo indispensabile atto a spostare e movimentare oggetti o merci in spazi chiusi o aperti, di piccole o grandi dimensioni. Nella scelta del miglior muletto da utilizzare intervengono svariati fattori, non ultimo l’impiego più o meno intensivo che se ne deve fare. Esiste la possibilità di acquistarli sia nuovi che usati, senza mai sacrificare la qualità grazie ai rigorosi controlli cui questi ultimi sono sottoposti e potendo contare su un risparmio importante. Affidandosi a venditori esperti e professionali, inoltre, si avrà sempre la certezza di un prodotto durevole nel tempo.

La prima grande distinzione riguarda di certo l’alimentazione del carrello elevatore, che potrà essere elettrico o diesel. Il primo modello presenta batterie ricaricabili al litio, anche di lunga durata e può essere utilizzato senza problemi negli spazi chiusi, mentre il secondo ha un motore diesel, per l’appunto, che di solito si monta su muletti più grandi e pesanti, e l’uso è rigorosamente esterno per i fumi che sprigiona. Un muletto elettrico, inoltre, risulta molto conveniente in caso si debba movimentare merce più raramente, mentre quello a motore garantisce una longevità maggiore non avendo batterie, quindi si presta a tutte quelle operazioni che si protraggono per intere giornate lavorative.

Tra i carrelli elevatori elettrici di piccole dimensioni, troviamo il muletto trilaterale che, come dice il nome ha bracci che possono muoversi sui tre lati, consentendo di caricare le merci ovunque senza che si occupi troppo spazio. Ha sia la marcia frontale che la retromarcia per passare meglio lungo corridoi angusti senza imporre all’operatore in cabina manovre complicate. Nonostante le dimensioni ridotte, questa tipologia di carrello elevatore può sopportare un peso di oltre 20 quintali e possedere forche che arrivano a più di 10 metri di altezza.

Analogamente, i carrelli quadrilaterali operano su tutti i lati del muletto e sono estremamente versatili in spazi ridotti, con forche in grado di sostenere carichi stretti e lunghi (come i tronchi di un albero) con peso doppio a quello visto nel modello precedente. Si usano in magazzini chiusi che presentino spazi non eccessivamente larghi ma che si sviluppino in lunghezza.

Il carrello retrattile è quello che sfrutta al massimo gli spazi angusti disponibili, avendo le forche che si ripiegano, mentre un commissionatore, pur non avendo dimensioni eccessive, è in grado di sollevare l’operatore stesso e movimentare una decina di quintali in totale. Con un carico che si posiziona all’interno in maniera analoga ad un piccolo ascensore, lo stoccatore può contenere materiali di misure non superiori a determinate dimensioni, ma consente di risparmiare spazio e di sollevare fino a 15 quintali.

carrelli elevatori a motore diesel, come accennato, si usano esclusivamente all’aperto e sono generalmente di dimensioni più importanti. Spesso presentano ruote resistenti per i terreni più accidentati, quindi vengono chiamati fuoristrada e sopportano carichi di svariate tonnellate. I più grandi sono utilizzati in aeroporti o in cantieri navali, dove possono sollevare persino grossi container.

Qualunque sia il tipo di carrello elevatore che si scelga, sarà importante rispettare le norme relative alla sicurezza dell’operatore. Esse includono anche la manutenzione stessa del veicolo, con controlli regolari ogni trimestre se usato in maniera intensiva oppure una volta l’anno se l’impiego è più saltuario. I tecnici, specializzati in tale controllo, verificheranno il funzionamento di ogni singola componente, dalle forche al motore e dai comandi sul cruscotto alle gomme.

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