I giovani che desiderano avviare un’attività in proprio sono tenuti ad aprire la Partita IVA. Oggi però possono usufruire di un regime fiscale agevolato se non superano un reddito annuo compreso tra i 30 e i 50 mila euro. Più in particolare, i soggetti che necessitano di aprire la partita IVA possono aderire al regime forfetario 2016, godendo di numerosi vantaggi fiscali evitando costi aggiuntivi.
Tale regime è l’unica alternativa a quello ordinario per coloro che svolgono o intraprendono ex novo un’attività d’impresa, di arte o professione. Quest’ultimo ha sostituito i precedenti, anche se il regime dei minimi resta valido fino alla scadenza del quinquennio o al raggiungimento del 35esimo anno d’età per i contribuenti che hanno aperto l’attività entro il 31 dicembre 2015.
La grande novità sta nel fatto che, con il nuovo regime, risulta irrilevante l’età anagrafica del soggetto interessato e non è previsto alcun limite di durata.
Vediamo, dunque, quali sono i vantaggi dedicati ai giovani nell’apertura di una partita IVA.
Partita IVA: vantaggi per i giovani
La Legge di Stabilità 2016 ha introdotto il regime di tassazione forfettario 2016 che viene calcolato con un’aliquota d’imposta sostitutiva al 5% per i primi 5 anni e al 15% dal sesto in poi.
L’imposta sostitutiva sostituisce l’IRPEF e l’IRAP, mentre l’IVA non è dovuta, a patto che non si superino i limiti massimi di fatturato previsti dal regime in questione.
Per quanto riguarda i contributi previdenziali, l’aliquota per gli iscritti alla gestione separata INPS è del 27,72%. I commercianti e gli artigiani possono, invece, adottare un regime previdenziale agevolato con il minimale del 3.600 ridotto del 35%, da pagare in rate ogni tre mesi.
Giovani e partita IVA: migliori finanziamenti
Una volta chiariti i dubbi sul rapporto giovani e partita IVA vediamo quali sono i migliori finanziamenti dedicati ad essi.
Se sei un giovane lavoratore autonomo alla ricerca di un finanziamento, devi sapere che esistono due interessanti soluzioni di prestiti per giovani imprenditori: il prestito a fondo perduto e il Fondo Garanzia Giovani.
Il primo non prevede vincoli temporali per inoltrare la domanda ma i progetti d’impresa finanziabili devono essere attinenti a specifici settori di attività tra cui produzione di beni agricoli, artigianali o industriali e fornitura di servizi alle imprese. Nei prestiti a fondo perduto è da rimborsare solo il 40- 50% dell’investimento totale in 10 anni.
Il Fondo Garanzia Giovani, invece, si rivolge a giovani fra i 18 e i 29 anni al fine di guidarli dalla fase di start-up a quella finale di realizzazione del progetto industriale. Il prestito, da 5 a 50 mila euro, viene erogato senza garanzie personali e con un piano di rientro di 7 anni massimo.