Come si svolge un funerale ateo?

Le pompe funebri si svolgono sia per chi opta per il rito religioso sia per i riti aconfessionali e chi si professa ateo. La scelta del rito funebre spetta ai familiari del defunto, ma se la persona deceduta ha lasciato disposizioni specifiche o si professava atea, la sua volontà deve essere rispettata. Esiste la possibilità di svolgere le esequie per gli atei conferendo lo stesso livello di dignità e rispetto per il commiato estremo. Un funerale ateo non ha riferimenti religiosi ed è caratterizzato da una cerimonia di saluto alla presenza dei familiari, amici e conoscenti in forma privata.

Come si svolge un funerale ateo

Non esistono regole per lo svolgimento di un funerale ateo. Generalmente consiste in un raduno di parenti e amici intimi che si ritrovano a fornire testimonianze, leggere brani e raccontare aneddoti del defunto per ricordare il suo stile di vita e condividere i ricordi e le memorie del tempo trascorso insieme. Solitamente l’invito a partecipare alle esequie di un ateo è riservato a un gruppo ristretto di persone e può essere inviato dai familiari o lasciato svolgere dal personale dell’agenzia funebre alla quale ci si rivolge.

Poiché non vi sono luoghi adibiti alla funzione del funerale ateo è possibile svolgerlo in qualsiasi ambiente: un giardino o cortile di casa, nello stabile in cui risiedeva il defunto, oppure in strutture appositamente predisposte per le celebrazioni laiche presso le sale consiliari del comune. Infatti, il DPR 285/90 e successivo DPR del 14 gennaio 1997 ha sancito che i Comuni si dotassero di apposite Sale del Commiato per allestire le funzioni funebri per i no credenti. Tuttavia sono ancora poco diffuse queste sale nonostante lo Stat italiano sia laico e una grande quota di popolazione italiana si professa aconfessionale.

Le altre confessioni religiose (ebraica, musulmana e cattolica), per esempio, mettono a disposizione della propria comunità gli spazi stessi delle rispettive funzioni liturgiche dove svolgere anche i riti di commiato. Le persone atee, invece, hanno difficoltà a trovare dei luoghi dove svolgere le procedure e un saluto da parte dei conoscenti. Pertanto, spesso, si allestiscono delle sale nei cimiteri stessi o ci si rivolge alle agenzie funebri, come la Cattolica San Lorenzo che si fanno carico dell’allestimento delle sale per lo svolgimento delle esequie atee.

Chi svolge le funzioni di celebrante

In un funerale ateo, il “celebrante” può essere un parente o un amico che conosce bene il defunto. Come spesso capita in questi frangenti, le persone più intime non sono nelle condizioni emotive e nella disponibilità d’animo di condurre il rito di commiato, esprimere dei pensieri, raccontare aneddoti e “intrattenere” gli ospiti. In questi casi, bisogna valutare l’ipotesi di rivolgersi a persone terze ed estranee che sono autorizzate a svolgere simili funzioni e che sono anche appositamente formate per il ruolo. L’agenzia funebre è a disposizione per fornire indicazioni e proporre i celebranti più opportuni al contesto di un funerale ateo.