Tutto il nostro sistema del corpo umano funziona in modo perfetto.
Tutti i sistemi sono collegati tra loro e grazie ad essi è possibile fare molte cose come muoverci, parlare, dormire, fare esercizio, leggere, mangiare e molto altro.
Ma per essere sicuri che vada tutto bene dentro di noi spesso si fanno gli esami del sangue e anche altri esami clinici.
Se c’è qualcosa che non va lo si può capire in due modi, uno dai risultati degli esami e l’altro è quando noi avvertiamo dolore in particolari punti del nostro corpo.
Cosa succede se avvertiamo fastidio nella zona del fegato e poi il dottore ci parla di coledoco dilatato?
È un sintomo allarmante?
Prima di spiegare se è un segno a cui dobbiamo stare attenti è meglio spiegare che cos’è il coledoco.
Esso è uno speciale organo a forma di tubo, anche chiamato collegamento, lungo e largo circa 7 cm.
Si trova nella seconda metà del duodeno e termina nel tratto iniziale dell’intestino tenue.
Questa è una posizione molto strategica perché il coledoco ha il compito di far arrivare all’intestino i succhi pancreatici e la bile che sono utili per la finale digestione.
Quando e se si avvertono dei dolori acuti nella zona del fegato, spesso nella zona bassa del petto verso destra significa che c’è qualcosa che non va nel fegato e molte possono essere le malattie che potrebbero colpire quell’organo e gli altri che ci stanno intorno come la cistifellea oppure i più comuni calcoli biliari.
Sia per un fatto d’eredità che per un fatto di un normale decorso della malattia, il fegato è spesso l’organo più colpito dalle malattie ma se prese in tempo si può sempre salvare la persona dai sintomi più gravi.
Mentre se si parla di coledoco dilatato può essere per via di una malattia chiama colangite ricorrente piogena, essa è conosciuta e caratterizzata dalla formazione di piccoli calcoli pigmentari che colpiscono di più i dotti biliari.
Spesso è causata da un batterio che infesta in modo prorompente quella zona e può causare anche altri sintomi come l’ittero, infiammazione duttale intraepatica, calcoli, colangite e stasi prossimale.
Le vie biliari si allargano e possono provocare fastidio e disagio alla persona.
Come porvi rimedio?
Se si avvertono dolori che durano nel tempo e per un lungo periodo di giorni occorre subito recarsi dal proprio dottore e farsi prescrivere esami specifici che vanno fatti subito, oppure recarsi all’ambulatorio del pronto soccorso e aspettare l’esito dell’esame, mentre per il dolore vengono dati lì degli antinfiammatori per placare il fastidio ma dopo aver chiesto al paziente se è allergico a qualche medicinale.